04/03/07

Storie di scale & di birra, di urla & di denti...


...In una notte d'eclissi di luna degli amici si trovan a dilettarsi trai monti, per festeggiar un riconoscimento alla voglia d'occhio "mandorlato" di una giovin pulzella...le danze, i canti & i motti di spirito si sprecan tra il tintinnar di calici ed il manducare compiaciuto dei presenti fino alle ore piccole...mentre la festa volge al termine molti degli invitati decidono di andare a coricarsi tra le braccia di Morfeo, per potersi concedere un sonno ristoratore, dopo tante fatiche festaiole...succede che alcuni ragazzi, dimostrando grande senso di responsabilità, decidono di andare a verificare personalmente la messa in "sicurezza" delle scale dei giacigli, dal nome tecnico "a castello" per via della loro struttura a due piani, presenti nelle stanze adiacenti alla loro...questo incredibile atto di abnegazione viene colto da alcuni dei dormienti con grande rabbia e livore...soprattutto due dei presenti decidono di abbandonare in anticipo il luogo di riposo e nel farlo lanciano improperi e parole blasfeme all'indirizzo di un povero musicista di origine sarda, che stava dormendo beato nel suo letto...Questo, cari amici, ci insegna che è molto arduo il lavoro di chi si occupa, anche in una occasione gaudente, della sicurezza dei festanti.

...Nella medesima notte di folli & scatenate danze succede che una giovin pulzella, al momento di coricarsi sul suo guanciale, decida di portarsi una bevanda ristoratrice e refrigerante a letto...questo per poter conciliarle il sonno...nel salire sui truffaldini giacigli "a castello" opta per una soluzione tanto ingegnosa quanto rischiosa: quella di tenere la bottiglia con la bocca...nonostante gli ammonimenti di un saggio, e qualificato, compagno di stanza la giovine decide di tentare la difficil ascesa al "castello"...qui avviene la sventura...nello stringere la bottiglia la ragazza si scheggia due dei suoi immacolati e lattei dentini...a nulla servirà rivolgere il suo lamento al Signore in maniera colorita e fuor di metafora...Per fortuna, il mattin seguente, la ragazza è riuscita a superare lo shock della notte sorseggiando, appena sveglia, la dorata e luppolosa bevanda, una volta scesa dal letto...Questo, cari amici, ci insegna quanto sia pericoloso ed arduo il compito di chi vuole degustare del luppolo su un giaciglio "a castello"...

Meditate gente...meditate...

;-)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ma io non lo sapevo l'aneddoto dei denti, perche' non sei venuto a svegliarmi di nuovo per raccontarlo?? he he he...
ma voi non l'avete fatta naja????

Unknown ha detto...

...questo ci insegna, cara ambra, che forse la naja obbligatoria a certa gente avrebbe fatto bene....vieri sei il solito demente!!!! tua sorella da vienna aspetta la tua venuta ma non ti portera´mai ad una dele allegre feste in terra austriaca..la gente non apprezzerebbe il tuo zelo!

ankr v/player ha detto...

...che vuoi fareci...sono uno preciso...io...ahahahahah!

Anonimo ha detto...

ci ho messo del mio...if you care...

bye

doncassio.splinder.com

Anonimo ha detto...

Mamma mia, vi mancavano soltanto le "splendide" barzellette(chiedere ragguagli precisi ai tre biellesi presenti in suolo sabaudo ad inizio settimana) di un certo ex Jim Morrison torinese convertitosi in breva tempo in un neocatecumeno conservatore, ed eravate al completo...